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05 aprile 2020

La Non Quarantena

Il Sig. Lazzaretto guardò ancora una volta la sua casa vuota con uno struggente desiderio di entrare e rimanerci rannicchiato dentro, al riparo da tutto. Da quando il governo aveva imposto il divieto di quarantena, nessuno poteva starsene nella propria casa e ognuno era costretto a vagare di abitazione in abitazione, occupando quelle degli altri e dormendo ogni notte in una casa diversa. 
A volte ti capitava una villa con piscina e parco, ma più spesso ti beccavi un miniappartamento periferico di 35 mq con annessi tre bambini frignanti e un cane puzzone. Il Sig. Lazzaretto sapeva che il vorticoso cambio di domicilio era essenziale per arginare il diffondersi del virus, ma nondimeno sentiva sempre più il peso di dover utilizzare ogni giorno lo spazzolino di un altro, leggere libri di altri che lo disgustavano e per di più da una pagina imprecisata, non potendo mai conoscerne l'inizio. Ma la cosa che più lo deprimeva era l'obbligo di creare assembramento nel parco, con gli altri runners. Questo proprio non poteva sopportarlo.




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