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29 ottobre 2019

Passaporto Elettronico

Dovendo rinnovare il passaporto, il Sig.Lazzaretto si accinse a fare la richiesta di appuntamento online sul sito della Polizia di Stato, procedura di recente introdotta per snellire le pratiche burocratiche, grazie all'informatizzazione della pubblica amministrazione.
Una volta "loggato", però, il sito gli fece sapere che non esistevano uffici di polizia nella sua area di residenza e quindi non si poteva procedere all'appuntamento.
Il Sig. Lazzaretto, dando prova di arguzia notevole, provò a controllare la sezione anagrafica, che effettivamente aveva tutte le informazioni correttamente compilate, tranne il comune di residenza. Tale circostanza rendeva impossibile al sistema informativo individuare un ufficio competente, ma l'incongruenza inspiegabile era che il comune di residenza avrebbe dovuto essere un dato obbligatorio per ottenere le credenziali.
Tralasciando di porsi ulteriori domande in merito, una volta aggiunto il dato mancante, il Sig. Lazzaretto si trovò dinnanzi al più complesso e articolato form da compilare che memoria d'uomo ricordi. Innanzitutto tutti i dati anagrafici andavano compilati nuovamente (e solo questi occupavano già una ventina di campi), poi si rendeva necessario compilare altri campi di varia natura, fra cui, altezza, peso, carte di identità di tutti i parenti prossimi fino alla quarta generazione, valore del colesterolo HDL e dei trigliceridi, taglia dell'intimo, marca di deodorante preferita e altro. Dulcis in fundo, un avviso ammoniva il Sig. Lazzaretto che aveva 15 minuti a disposizione per la compilazione, dopodiché i dati introdotti sarebbero andati persi.
Alla fine del processo il Sig. Lazzaretto realizzò di poter fissare sì un appuntamento in tempi brevi, ma nel solo ufficio di Bardonecchia.
In conclusione, potendo suggerire una miglioria ispirata ai tuttora insuperati metodi della Stasi nella DDR, maestri indiscussi di burocrazia punitiva, il Sig. Lazzaretto avrebbe aggiunto l'obbligo che la compilazione andasse effettuata durante immersione in acqua ghiacciata.
Il lato positivo, è che una volta ottenuto il passaporto,il titolare può approfittare dell'opzione "espatrio definitivo", soluzione alla quale purtroppo il Sig. Lazzaretto non è interessato per ragioni meramente anagrafiche.

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