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22 gennaio 2018

Diari Notturni Lombosciatalgici: Il Morso del Molosso

In piedi non posso stare molto, dopo 10 o 15 secondi parte un dolore sordo alla coscia che aumenta indefinitamente di intensità come fosse il morso di un grosso animale… un molosso, ecco... un molosso. Il suo morso non mi lacera le carni perché lui non vuole sbranarmi, vuole solo trattenermi. Allora mi siedo, il molosso lascia la presa e ben presto il dolore si attenua fino a diventare quasi inesistente, anche se io so bene che è lì in attesa.

È ora di andare a letto e provare a dormire. Prendo una posizione rannicchiata, non mi arrischio ad allungare la gamba per non attirare il molosso. Scivolo nel sonno per un’ora circa, poi mi sveglio con una sgradevole sensazione di pulsazione alla gamba. Il molosso mi ha rintracciato. In questa posizione non riesce a far ben presa sulla coscia, il suo morso è poco efficace ma abbastanza da impedirmi di dormire. Muovo la gamba e così scrollo via il molosso. Pochi secondi di sollievo e riparte la pulsazione, lieve ma inequivocabile, sta arrivando il morso.

Dopo dieci cambi di posizione decido che non posso stare sdraiato, mi siedo sul bordo del letto e il dolore va via. Ho sonno, la casa è buia e fredda, i piedi vorrebbero rintanarsi sotto il piumone ma so che non devo assecondarli. Cerco di dormire seduto, mi copro e mi appoggio di lato su una pila di cuscini. È una posizione innaturale, con la testa piegata di lato e non è affatto comoda, ma devo tenere le chiappe saldamente appoggiate al materasso per non sentire il morso. Non so se potrò prender sonno così, istintivamente mi accoccolo un poco verso la morbidezza dei cuscini, ma lo spostamento del tronco dall’asse verticale attira il molosso che mi addenta la gamba, stavolta senza cattiveria. Lo lascio fare, so che lui vorrebbe essere amichevole, ma a me inizia a montare l’ansia perché non sono neanche le due e ho davanti molte ore così.

Sto tra il sonno e la veglia per un poco. Forse il molosso si è allontanato? Furtivamente scivolo sotto il piumone e una sensazione di caldo benessere mi invade, immediatamente piombo in un sonno invincibile. Ma dopo un tempo indefinito, estremamente dilatato nel sonno, ma brevissimo nella realtà, arriva lui e comincia a mordere, non forte, non vuole farmi del male, sono totalmente sveglio e sono le due e dieci.

Ne approfitto per andare in bagno, mi alzo e il molosso si attacca gioioso alla coscia, stavolta fa proprio male ma sono pochi passi e mi siedo sul water e lui se ne va. Provo a vedere come va sul divano del salotto. Non c’è una ragione precisa per cui debba essere diverso ma non si sa mai. Mi siedo, mi copro con una stratificazione di vari plaid colorati, sistemo tutti i cuscini alla mia destra fino a creare una pila altissima e mi ci appoggio. Non sono comodo, ho anche un po’ di freddo così nonostante i plaid. Di solito, quando sono qui davanti alla tv, questo divano è irresistibile, pochi secondi e crollo, ma non stanotte, è evidente che ho paura del molosso.

In qualche modo tra letto, divano e fugaci spedizioni in bagno, si fa mattina. Al mattino il molosso è meno aggressivo, magari mi lascerà stare per una mezz'oretta. Vediamo come va domani, sarà la decima notte che passerò col molosso.

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