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05 gennaio 2019

Vademecum per produttori dell'industria musicale: Tecniche di songwriting efficace


  1. Scegliere un pezzo pop degli anni '60 o '70, che abbia avuto in passato un certo seguito commerciale, insomma una melodia che in qualche modo sia non del tutto sconosciuta ai più.
  2. Rimuovere strofe, incisi o specials che potrebbero distrarre l'ascoltatore, mantenendo invece il ritornello o il tema principale.
  3. Qualora fossero ancora presenti modulazioni indesiderate, eliminarle semplificando l'armonia per venire incontro alle capacità cognitive del pubblico: l'ideale se possibile è arrivare a utilizzare solo tonica e dominante, eventualmente ritoccando leggermente la melodia in modo da non creare dissonanze.
  4. Introdurre maggior monotonia ritmica rispetto all'originale, possibilmente utilizzare un ritmo monocorde e meccanico per non creare sconcerto nell'ascoltatore.
  5. Scegliere accuratamente una cantante che abbia una voce giovane e fresca, meglio se nasale e infantile, purché sia in grado di produrre un buon numero di melismi, fiatini e singhiozzi e soprattutto che abbia la tendenza a simulare il desiderio di scoppiare a piangere, indipendentemente dalla semantica del testo: questo ultimo accorgimento produrrà forte emozione nel pubblico.
  6. Aggiungere in sezioni precise del pezzo una generosa dose di autotune, questo darà al timbro della cantante un livello di distorsione accettabile per il pubblico giovanile.
  7. Verso la fine della canzone, inserire un pezzo rap con voce maschile molto profonda e scura, in cui ripetere i concetti espressi dal testo originale ma aggiungendo qua e là le parole "baby" e "money", che daranno al pezzo il necessario colore black.


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